Nelle sostanze liquide l’energia cinetica è ancora alta e le particelle si dispongono ancora in modo disordinato. Le forze di coesione sono sufficientemente alte da determinare un contorno definito (i liquidi assumono la forma del loro contenitore). I liquidi non sono dotati di grande rigidità.
Nei liquidi le particelle hanno forze di coesione maggiori rispetto ai gas e le distanze tra le particelle sono molto più simili a quelle dei solidi. Da questo si deduce che:
- la densità dei liquidi risulta più simile a quella dei solidi;
- i liquidi possiedono una superficie ben definita, sebbene essa non sia molto rigida, ed un volume proprio;
- i liquidi sono incomprimibili;
- i liquidi si diffondono spontaneamente tra loro come gli aeriformi.
Aumentando la temperatura di un liquido, ma non raggiungendo la sua temperatura di ebollizione, otteniamo un aumento del volume ed una diminuzione della densità. Questi fattori sono minori rispetto a quelli che si registrano nei gas.
La viscosità è la difficoltà che un fluido incontra nello scorrimento. Nei liquidi questo fenomeno risulta più evidente rispetto agli aeriformi.
La viscosità è la difficoltà che un fluido incontra nello scorrimento. Nei liquidi questo fenomeno risulta più evidente rispetto agli aeriformi.
Ad esempio il miele, con un grado elevato di viscosità, scorre lentamente, mentre l’acqua, con un basso grado di viscosità, scorre velocemente. La viscosità rappresenta l’attrito interno, essa esprime la maggiore o minore facilità di scorrimento di uno strato rispetto a un altro adiacente.
La tensione superficiale di un fluido è la tensione meccanica di coesione delle particelle sulla sua superficie esterna. Nel Sistema Internazionale si misura in Pascal.