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Le soluzioni

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Le soluzioni sono una miscela omogenea di una o più sostanze contenute in una fase liquida o solida o gassosa. In una soluzione il componente presente in maggiore quantità viene detto solvente, mentre gli altri vengono detti soluti.

Ogni porzione della soluzione, essendo omogenea, deve avere lo stesso numero di particelle di soluto e di solvente. Esempio: in 10 metri cubi di acqua, ogni metro cubo ha la stessa composizione ed ogni singola particella di soluto è circondata da particelle di solvente.

Una soluzione liquida ha un solvente liquido nel quale è solubilizzato almeno un altro liquido o gas o solido. Una soluzione gassosa è formata da un gas solvente contenente altri gas soluti. Una soluzione solida è formata da una sostanza solida maggioritaria che forma il reticolo cristallino insieme ad un’altra, il soluto.
Una soluzione si definisce vera o falsa:
Una soluzione si definisce vera se ogni particella di soluto ha un diametro inferiore ad 1nm, altrimenti si definisce falsa o colloidale se le particelle di soluto hanno diametri fino a 1000 nm. Nei composti ionici, il soluto viene solvatato dal solvente in ogni suo ione, come se il solvente lo ingabbiasse. Ovviamente la parte carica negativa della molecola di solvente si orienta verso il catione e la parte positiva si orienta verso l’anione. Solitamente le soluzioni ioniche acquose conducono corrente.
Le soluzioni sono caratterizzate da una solubilità. La solubilità è la quantità specifica di soluto che può sciogliersi in una quantità fissa di solvente ad una data temperatura. La maggior parte delle soluzioni, aventi un liquido come solvente, con soluto liquido o solido presentano una solubilità proporzionale alla temperatura mentre i soluti gassosi si comportano spesso in modo opposto.

Esempio: prendiamo un solvente ed aggiungiamo del soluto, ponendo che i due composti siano solubili tra loro e mantenendo una temperatura costante, otterremo una soluzione insatura fintanto che il solvente sarà in grado di solubilizzare il soluto. Appena si raggiungerà il limite di solubilità, il soluto si separerà dalla soluzione. Otterremo un solido che precipita o una separazione di fase tra due liquidi o un gorgogliamento, che indicherà il fatto di aver ottenuto una soluzione satura. Variando la temperatura di una soluzione satura, è possibile ottenere una precipitazione datosi il cambiamento del valore della solubilità. Questo processo può essere sfruttato per fare dei cristalli.

Esistono delle condizioni particolari in cui si può ottenere una soluzione soprassatura ma, dopo un piccolo stimolo meccanico o dopo l’aggiunta di un piccolo cristallo di soluto, si otterrà una precipitazione istantanea dell’eccesso di soluto stesso. Un caso simile si ha usando una soluzione soprassatura di acetato di sodio che, sotto uno stimolo meccanico, tende a solidificare in pochissimo tempo, con un processo di tipo esotermico sfruttato negli scaldamani.

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Terracciano Carlo
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Terracciano Carlo
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